Metamorfosi di un delitto: la riscrittura della Strage di Erba

Metamorfosi di un delitto: la riscrittura della Strage di Erba

A distanza di quasi quattordici anni dalla “Strage di Erba”, se ne continua a discutere in molti ambiti: mediatico, sociologico, umano, giuridico, psicologico. La colpevolezza di Rosa Bazzi e di Olindo Romano, condannati all’ergastolo con sentenza definitiva[1], persiste nel non convincere.

Un libro di recente uscita, Metamorfosi di un delitto[2], evidenzia le verità nascoste, gli errori e la mancata aderenza delle sentenze di condanna con quanto presente negli atti dell’intero procedimento e con quanto sostenuto dagli esperti, di ieri e di oggi.

Il libro prende spunto dall’attualità del processo in corso, a Milano, ad Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime, Raffaella Castagna e il piccolo Youssef, di due anni e quattro mesi, che morirono la notte dell’11 dicembre 2006. Oltre a loro furono uccise, lo ricordo in memoria delle vittime, Paola Galli, suocera di Marzouk, e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, si salvò per una malformazione alla carotide.

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