L’orologio biologico che ci protegge dalle malattie

L’orologio biologico che ci protegge dalle malattie

di Piergiorgio Strata, Il Sole 24 ore, 3 ottobre 2017

Quest’anno il Premio Nobel per la medicina è stato assegnato a tre scienziati statunitensi, Jeffrey Hall, Michael Rosbash e Michael Young, che hanno identificato i meccanismi molecolari che controllano i ritmi circadiani, meccanismi che sincronizzano i vari aspetti della nostra vita e sono alla base del ritmo sonno-veglia e di altre funzioni fisiologiche. Period, timeless e doubletime sono gli strani nomi di tre geni che codificano la formazione delle proteine che compongono l’orologio biologico, che ha una periodicità di circa 24 ore.

Già nel 1729 Jean-Jacques d’Ortous de Mairan notò che le piante vegetali avevano dei movimenti con ritmo circadiano anche quando erano poste al buio e nell’uomo seguono questo ritmo non soltanto il ciclo sonno-veglia, ma anche diverse funzioni fisiologiche. Non rispettare questi ritmi è causa di disturbi.

Un orologio biologico è costituito da un gruppo di neuroni dotati di peculiari caratteristiche imposte e regolate dai suddetti geni e dalle loro iterazioni reciproche. In altre parole esiste una periodicità che ha origine all’interno dell’organismo e che nel nostro caso ha una durata simile, anche se non perfettamente uguale, a quella del ciclo giorno-notte.

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