(Articolo pubblicato su StampaTuttoscienze di mercoledì 7 ottobre 2015 con dichiarazione del professor Piergiorgio Strata)
L’applicazione delle neuroscienze cognitive al sistema legale è uno dei temi caldi del momento, seguito da scienziati, giuristi, filosofi e giornalisti.
Ecco perché un gruppo di ricercatori ha redatto un memorandum che verrà approvato il 9 ottobre al convegno «Attualità, prospettive e limiti delle neuroscienze forensi», organizzato all’Università di Padova.
[…]I criteri per stabilire il malfunzionamento di un’area, con o senza malformazioni cerebrali, e le conseguenze di ciò sul comportamento non sono ancora del tutto chiari. «Non è facile stabilire un limite tra normale e patologico», ribatte Piergiorgio Strata, professore emerito di neurofisiologia all’Università di Torino, che non ha firmato il memorandum e che suggerisce che, per il momento, sarebbe più giusto continuare a basarsi sulla «gravità del reato, sul pericolo che l’individuo rappresenta e sulle possibilità di riabilitazione». […]LEGGI QUI